Come è noto, la Legge 122/2010 ha previsto diversi interventi riguardanti l’ottimizzazione delle risorse economiche nel pubblico impiego. La sezione della manovra dedicata alla Pubblica Amministrazione, concentrata negli articoli 6,7,8 e 9 della legge che, nella versione approvata definitivamente dal Parlamento, prevedeva che il trattamento economico “complessivo” dei singoli dipendenti di tutte le amministrazioni pubbliche non potesse superare l’importo in godimento per l’anno 2010. Questo implicava una serie di blocchi economici sulle progressioni orizzontali e verticali, sugli scatti aggiuntivi, e sugli incrementi di qualsiasi indennità.
La legge però, al fine di tenere conto della specificità del Comparto Sicurezza e Difesa e delle peculiari esigenze del Comparto del Soccorso Pubblico, ha previsto un fondo con una dotazione di 80 milioni di euro (incrementata di ulteriori 115 milioni di euro per gli anni 2011, 2012 e 2013) per gli anni 2011 e 2012 destinato al finanziamento di misure perequative per il personale.
Nel pomeriggio del 24 giugno si è svolta una riunione con l'Amministrazione che ha illustrato lo schema del DPCM che garantirebbe a tutto il personale, per l'anno 2011, il recupero completo dei tagli imposti dalla legge.
Diverso invece è il prospetto illustrativo per gli anni 2012 e 2013 dove i tagli operati sono nettamente superiori all'una tantum prevista con gli attuali fondi.