martedì 20 marzo 2012

Abstract Conferenza stampa del 20 marzo 2012

Specificità
L’articolo 19 della legge 4 novembre 2010 prevede espressamente la specificità del comparto
sicurezza difesa e soccorso pubblico in relazione alla definizione degli ordinamenti, delle carriere, dei
contenuti del rapporto di impiego con riferimento alla tutela economica, pensionistica e previdenziale
dei lavoratori del comparto stesso.
Funzioni
Detta specificità viene motivata dalla stessa normativa con riferimento alle funzioni di tutela delle
istituzioni democratiche e di difesa dell’ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonché per i
peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti.
Profili ordinamentali
Allo stato attuale, Il sistema ordinamentale nonché i procedimenti relativi alle selezioni, ai concorsi,
alle assunzioni ed alla gestione del rapporto d’impiego sono regolamentati in funzione di questa
specificità. La particolare mission affidata ai lavoratori del Comparto, richiede l’espletamento di
compiti operativi che presuppongono peculiari esposizioni e richiedono spirito abnegativo, e
sacrificio individuale. Per tali ragioni agli operatori del comparto viene richiesto il possesso di
requisiti psicofisici specifici e diversificati rispetto a quelli previsti per la generalità del Pubblico
Impiego.
Sistema Previdenziale
Il Sistema previdenziale relativo al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico dopo
l’emanazione del D.Lgsl. 30-12-1992 n.503 (Riforma Amato), della legge 24 dicembre 1993 nr.538
(legge Finanziaria 1994) e la Legge 8 agosto 1995, n. 335 (riforma Dini), appare oggi del tutto
assimilato a quello in vigore per la generalità dei Pubblici Dipendenti, differenziandosi unicamente
per la presenza di alcuni istituti il cui costo è completamente a carico dei lavoratori. Detto sistema
consente a chi cessa dal servizio con il sistema misto o interamente contributivo un trattamento
pensionistico pari a circa il 60% dell’ultima retribuzione, compresa l’applicazione dei pochi istituti
rimasti a tutela della specificità.
Decreto Salva Italia e proposte del Governo
Oggi, dopo l’emanazione del c.d. decreto Salva Italia, il Governo prospetta, per i lavoratori del
Comparto Sicurezza, difesa e soccorso pubblico, come dimostra l’allegata relazione tecnica, una
omologazione pressoché totale con la generalità del Pubblico Impiego, senza però prevedere del pari
una estensione dei diritti e delle garanzie di cui godono gli appartenenti agli altri comparti del
Pubblico Impiego (diritto di sciopero, piena contrattualizzazione del rapporto di lavoro, part time,
tutela giurisdizionale ordinaria ecc.).
Proposta
I Sindacati del comparto sicurezza e soccorso Pubblico, unitamente alle rappresentanze militari dei
lavoratori della Difesa, chiedono al Governo e dunque ai Partiti di sciogliere il seguente nodo politico
ancorché tecnico:
1. prevedere la completa omologazione al pubblico impiego con riconoscimento pieno dei relativi
diritti e garanzie.
2. In subordine, effettuare scelte legislative, a partire dal profilo previdenziale, coerenti con
l’esigenza di prevedere modelli e meccanismi di compensazione in linea con la necessità di
mantenere la specificità prevista dall’attuale quadro normativo in riferimento ai particolari
compiti affidati a garanzia della tenuta del sistema deputato alla sicurezza, al soccorso pubblico
ed alla difesa di questa Paese, senza infliggere penalizzazioni sul piano pensionistico ai suoi
appartenenti.
In tale ottica, atteso anche il blocco contrattuale in atto, appare indispensabile l’emanazione di una
legge delega per il riordino del sistema sicurezza, difesa e soccorso pubblico anche con riferimento
alla rivisitazione dei percorsi e delle progressioni di carriera.