venerdì 9 agosto 2013

Risorse aeroportuali - nota del Coordinamento


Roma, 9 agosto 2013
                                                   Alle strutture regionali e provinciali
                                                                   UIL PA VVF
Cari colleghi,
Niccolò Machiavelli sosteneva che “governare è far credere” e non vi è dubbio alcuno a riguardo,
poiché il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, la Ragioneria Generale dello Stato ed il Dipartimento
della Funzione Pubblica risultano alquanto edotti nell’arte di convincere gli altri a pensare ciò
che si vuole; peccato però che questa loro “arte” possa funzionare solo con taluni sindacati
compiacenti ed accondiscendenti ma non con la Uil Pa Vigili del Fuoco.
Come ben saprete, in data 08 agosto 2013 si è tenuta la riunione con l’Amministrazione
afferente il problema del mancato versamento da parte delle società aeroportuali -così come
disposto dal decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con la legge 28 gennaio 2009-
delle risorse economiche finalizzate, nella misura del 40%, all’attuazione dei patti per il soccorso e,
per il 60%, al finanziamento di una speciale indennità operativa per il soccorso tecnico urgente
espletato dal personale dei Vigili del Fuoco.
Nel corso della riunione è emerso chiaramente il gioco dell’Amministrazione, ovvero
quello di scaricare ad altri le responsabilità di cedere a quello che non esitiamo a definire
un vero e proprio ricatto psicologico a danno del personale.
Se da un lato infatti è stato puntualmente e meticolosamente affermato che in termini di
diritto non ricorre l’esigenza di alcun confronto sindacale sulla transazione e che pertanto la
decisione compete esclusivamente all’Amministrazione, il Dipartimento ha ritenuto opportuno
fornire una informativa sindacale, che di fatto ha poi assunto sempre più i contorni di una
esplicita richiesta di accettazione da parte delle Organizzazioni sindacali, di quel
compromesso che passa con il nome di “proposta transattiva” e che consentirebbe il
recupero soltanto del 70% degli importi dovuti dalle società aeroportuali, con il chiaro
intento, dunque, di creare l’utile capro espiatorio per quelle scelte che riteniamo potrebbero
danneggiare il personale.
A tal proposito sibillina è apparsa sin da subito la nota della Ragioneria Generale dello Stato
che ha espresso parere favorevole alla composizione bonaria della vertenza, stante la non
incidenza sui saldi di finanza pubblica.
Ma se una riduzione del 30% delle risorse in oggetto non grava sulle pubbliche finanze
significa chiaramente che non esistono strumenti di compensazione; pertanto ciò che non
grava sulle finanze dello Stato, si vorrebbe in realtà far gravare sul personale dei Vigili del Fuoco?
Risposta, questa, che l’Amministrazione, la Ragioneria Generale dello Stato e lo stesso
Dipartimento della Funzione Pubblica, hanno il dovere di fornire ai Vigili del Fuoco.
Assurda risulta altresì l’affermazione che l’accordo non pregiudicherebbe il diritto delle
OO.SS. di mettere in campo ulteriori iniziative, rendendo ancora più evidente la precisa volontà
di scaricare la “patata bollente” sui sindacati che dovrebbero farsi carico delle iniziative utili a
rendere esigibili risorse economiche previste per legge, sostituendosi pertanto allo Stato incapace
di rispettare le leggi e tenere fede agli accordi negoziali.
 Tale situazione, scandalosa e paradossale, non vedrà complice la Uil Pa Vigili del
Fuoco che esige opportune garanzie riguardo alla corretta corresponsione dell’indennità
operativa per il soccorso esterno nella misura aggiuntiva di 4 euro a turno a partire dal
2010, ovvero che la proposta transattiva finalizzata alla composizione stragiudiziale della
controversia non incida negativamente sulla corresponsione delle indennità economiche al
personale così come previste dai CC.CC.NN.L. e dagli accordi già sottoscritti.
Gli accordi ed i Contratti sottoscritti si rispettano e si fanno rispettare!
                                                                              Il Coordinatore Generale
                                                                                   Alessandro Lupo
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Schema DL Sicurezza 8.8.13 post CdM

Servizio SPAP Porto di Piombino


Apprendiamo in data odierna che il servizio SERVIZIO di Protezione ANTINCENDIO PORTUALE PRESSO IL PORTO DI PIOMBINO quest'anno non sarà svolto.
Come tutti saprete l'imbarcazione destinata a tale servizio risulta ancora fuori servizio, in quanto un ulteriore guasto ad uno dei motori la rende inutilizzabile.
Il Comando da subito ha contattato l'amministrazione centrale per reperire un'altra idonea imbarcazione in modo da onorare la convenzione che andava stipulando, le notizie arrivate ci stavano facendo sperare per il meglio, ma purtroppo oggi ci giunge notizia che il Dipartimento non ha autorizzato.
Sarà cura a questo punto dei capi turno come indicato dagli Odg  far bilanciare con servizi alternativi le ore non potute effettuare dal personale interessato.

Riunione OO.SS


Si è tenuta ieri sera nei locali adibiti alle OO.SS il consueto incontro mensile volto ad analizzare le problematiche a livello Provinciale, nonostante il periodo di vacanze erano presenti Cgil, Uil  e Usb, mentre Conapo e Cisl sono stati impossibilitati a partecipare.
Si è parlato dell'applicazione dei benefici della legge 104 in sede locale, della chiusura del nucleo sommozzatori per l'intervento del recupero dell'imbarcazione a Capraia, e dei fondi destinati al richiamo in servizio per le sostituzioni dei CS a vario titolo.
Il lavoro va avanti, ed il prossimo appuntamento è fissato per i primi di settembre dove ci aspetta un bel pò di lavoro.
buone vacanze a tutti.

giovedì 1 agosto 2013

Esito dell' incontro con il Sottosegretario On. Bocci

Esito incontro con il Ministro dell'Interno On. Alfano


25.07.2013 - VERGOGNA!

 
LA CASTA DEI SUPER MANAGER DI STATO CON UN BLITZ IN PARLAMENTO FA PASSARE UN EMENDAMENTO PER EVITARE IL TETTO ALLE PROPRIE RETRIBUZIONI, CON LA COMPLICITA’ DI QUALCHE ONOREVOLE.
Se è vero che il diavolo si nasconde nei particolari, questa volta il diavolo ha assunto le sembianze di un avverbio: un “NON” che la solita ignota e innocente manina ha fatto scivolare in un emendamento al DDL di conversione in legge del cosiddetto Decreto del Fare, approfittando della notoria e malsana abitudine dei nostri legislatori di predisporre testi normativi incomprensibili, infarciti di riferimenti e rimandi infiniti a commi, alinea, paragrafi che farebbero venire le vertigini al più incallito dei burocrati.
Ma tant’è, il sospetto che qualcuno abbia voluto provare a salvare dalle forbici della spending review le laute prebende di amministratori, manager e grand commis di stato, ai vertici di società ed aziende pubbliche, sorge spontaneo e fa crescere l’indignazione di una moltitudine di cittadini e pensionati, costretti a fare i conti con i loro magri e sempre più asfittici stipendi e pensioni.
Ma l’indignazione aumenta tra i pubblici dipendenti chiamati a sopportare il peso della crisi con enormi sacrifici, doppi rispetto agli altri cittadini, a causa del reiterato blocco di contratti, progressioni, salario di produttività.
Ora che il tranello è stato smascherato, sembra che nessuno voglia prendersi la responsabilità: la manina si è nascosta e, a quanto pare quell’avverbio, quel NON ci è finito per colpa del solito dattilografo parlamentare ed ora tutti giurano che nel successivo passaggio del provvedimento in Senato l’errore sarà corretto.
Noi ce lo auguriamo ma nel contempo auspichiamo da parte dei nostri rappresentanti più serietà, coerenza e chiarezza: il minimo che possiamo pretendere da una classe politica così ben remunerata!
In allegato il comunicato stampa di Benedetto Attili.