giovedì 20 settembre 2012

Esito della riunione del 19.09.2012

Pubblichiamo il resoconto del segretario generale della riunione in oggetto.

                                                        Alle strutture regionali e provinciali
                                                                     UIL PA VVF
Cari colleghi,
nella giornata di ieri si è svolto l’incontro con l’Amministrazione riguardante i criteri per
l’individuazione delle sedi di servizio disagiate ai fini dell’applicazione dell’orario differenziato e la
mobilità del personale specialista.
Il Capo del Corpo Ing. Alfio Pini ha illustrato il progetto dell’Amministrazione relativamente
alle sedi disagiate dopo aver illustrato un approfondito studio sulla questione.
Secondo tale studio, effettuato da un apposito gruppo di lavoro, è emerso che ad oggi sono
42 in Italia le sedi distaccate per le quali si applica l’orario di lavoro differenziato. Di esse, 6 si
trovano in una realtà insulare (Elba, Ischia, Capri, Lipari,Pantelleria, Lampedusa). Delle 36
rimanenti, 22 sono localizzate al sud (Campania, Basilicata, Calabria), 5 al nord (Emilia Romagna,
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia), 4 al centro (Toscana, Marche, Lazio), 5 nelle isole
(Sardegna, Sicilia). Per 13 di questi Distaccamenti il riconoscimento dello status di sede disagiata
è avvenuto con Decreto del Ministro, mentre per gli altri Distaccamenti o non è stata rilasciata
alcuna autorizzazione o sono state rilasciate autorizzazioni temporanee successivamente scadute
e non rinnovate. Dall’illustrazione è quindi emerso che il quadro attuale è assolutamente fuori
regola e soprattutto difficilmente giustificabile sotto l’aspetto delle norme generali in tema di
sicurezza e salute sugli ambienti di lavoro. Vi sarebbe quindi la volontà dell’Amministrazione di
rivedere gli orari di tutte le attuali sedi ove oggi viene svolto servizio ad orario differenziato tranne
che per le sedi insulari.
A riguardo abbiamo rappresentato all’Amministrazione che la situazione economicofinanziaria
del Paese e l’insofferenza delle famiglie impongono una riflessione attenta
sull’argomento, atteso che variazioni dell’orario di lavoro, in alcune particolari realtà, comportano
necessariamente un forte aggravio delle spese che il personale deve sostenere per recarsi a lavoro
con inevitabili pesanti ricadute sul bilancio familiare. Pertanto, pur comprendendo le motivazioni
dell’Amministrazione a rivedere con urgenza gli orari di lavoro delle attuali sedi “disagiate” è
necessaria una approfondita analisi sui nuovi criteri per l’individuazione delle stesse ed effettuare
una nuova valutazione in base ai nuovi criteri secondo le oggettive valutazioni dei Comandanti
Provinciali. Solo dopo sarà possibile avere un quadro generale della situazione e decidere
eventualmente i termini ed i tempi di attuazione del nuovo programma.
Il Capo Dipartimento Pref. Francesco Paolo Tronca ha tenuto a precisare che la questione è
delicata e bisogna giungere a conclusione della discussione entro la fine di ottobre. Ha precisato,
inoltre, che occorre risolvere subito la questione, considerato che ormai se ne parla da diversi anni,
sottolineando che vi sono realtà oggi riconosciute “disagiate” che sono certamente meno disagiate
di Roma dove chi vive in periferia, in genere, impiega più di due ore per recarsi a lavoro la mattina.
Pertanto il termine “disagiata” va attribuito sicuramente ad una sede solo se vi sono delle condizioni
eccezionali che le attribuiscono tale definizione.
La riunione è poi proseguita sulla discussione relativa alla mobilità del personale specialista
Vigile e Capo Squadra.
A fronte delle 80/90 istanze presentate, l’Amministrazione, per garantire l’operatività dei
nuclei, intenderebbe accoglierne solo 27 nonostante ve ne sarebbero circa 50 che potrebbero
trovare accoglimento per disponibilità di posti.
Su tale delicata questione abbiamo ribadito la necessità che l’Amministrazione accolga tutte
le 50 istanze di mobilità per le sedi che presentano disponibilità di posto considerato che sono già
diversi anni che non vengono effettuate mobilità ed è inammissibile che i lavoratori debbano pagare
a caro prezzo i ritardi dell’Amministrazione nell’organizzare nuovi corsi per ridurre le carenze di
specialisti. Quindi occorre dare immediatamente seguito ai movimenti del personale specialista
nell’ambito della disponibilità di posti previsti dalle dotazioni organiche delle sedi, nuclei o reparti.
Al termine della riunione l’Amministrazione ci ha comunicato i numeri delle istanze pervenute
relativamente ai concorsi a Capo squadra e a Capo reparto, riservandosi di aggiornarci, circa il
cronoprogramma relativo all’espletamento dei concorsi, successivamente all’imminente
decretazione della Commissione.
L’incontro è stato aggiornato a giovedì 27 settembre.
Cordiali saluti.
                                                                                 Il Coordinatore Generale
                                                                                      Alessandro Lupo
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