sabato 14 aprile 2012

13.04.2012 Ritenuta del 2,5% sull’80% della retribuzione - comunicazione ritenuta 13.04.12 ritenuta 13.04.12

                   A tutte le strutture Regionali e Provinciali UIL PA VVF
                                          A tutti gli iscritti


Con l’appunto allegato, l’Amministrazione ha risposto alla nostra richiesta di immediata
cessazione della ritenuta del 2,5% sull’80% della retribuzione, illegittimamente praticata sugli
stipendi del personale, e di restituzione degli importi che sono stati trattenuti al personale dal
1.1.2011.
Nello stesso appunto l’Amministrazione ha richiamato il messaggio n. 29/2012 del Ministero
dell’Economia e delle Finanze nel quale era specificato che le modalità di calcolo del TFS effettuate
nel Service Personale Tesoro non hanno subito variazioni a decorrere dal 1° gennaio 2011,
coerentemente con quanto disposto dall’INPDAP con Circolare n. 17/2010, e in applicazione di
norme tuttora vigenti e confermate dalla Ragioneria Generale dello Stato, secondo la quale, la
disposizione introdotta con legge n. 122/2010 non va a modificare la natura giuridica dell’indennità
di buonuscita, ma si limita a dettare una diversa disciplina del computo delle quote della medesima
indennità relative alle annualità successive al 2010.
L’Amministrazione ha anche ammesso che la questione ha anche formato oggetto di sentenza
non definitiva del T.A.R. Calabria che, ritenendo fondata la tesi dei ricorrenti secondo cui l’intero
complesso normativo preesistente è da intendersi implicitamente abrogato dal comma 10, articolo
12 della legge n. 122/2010, accertata l’illegittimità dal 1° gennaio 2011 del perdurare del prelievo
del 2,5% sull’80% della retribuzione, condanna l’Amministrazione dei ricorrenti alla restituzione
degli accantonamenti già eseguiti. Inoltre ha infine precisato che non è di competenza della
Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie intervenire sulle modalità di calcolo ed applicazione
delle ritenute che gravano sulle retribuzioni del personale del CNVVF.
Nel frattempo, dopo una consultazione con i nostri legali, abbiamo ritenuto sia necessario
l’invio delle diffide all’Amministrazione e alle Ragionerie Territoriali dello Stato del Ministero
dell’Economia e delle Finanze che operano materialmente le suddette trattenute.
Le diffide vanno consegnate a mano, avendo cura di farsi rilasciare ricevuta o copia con il
timbro a datario di pervenuto, o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Vi invitiamo pertanto ad inviare le diffide e conservare le ricevute, in attesa di fornirvi ulteriori
indicazioni sul percorso legale che sarà chiaramente stabilito una volta conosciuto l’esito del ricorso
pilota da noi avviato.
                                    Il Coordinatore Generale
                                       Alessandro Lupo