Il Direttivo UIL PA Vigili del fuoco del 30/11 e 01/12 è stato un momento di approfondimento del momento critico attraversato dal Corpo e dai suoi lavoratori. La drammaticità è palese e non è solo economica, i continui attacchi esterni per minare le competenze istituzionali sono la prova che il soccorso fa gola a molti, compresi attori importanti come GdF, CC etc., e la nostra amministrazione non è in grado, per incapacità o volere, di arginare al meglio le varie pressioni esistenti.
Il dibattito è stato molto acuto e vertente su tematiche di livello; dalla collocazione nel comparto negoziale, che per la UIL è e resterà quello della sicurezza, fino all'eventualità di verificare alternative all'ambito istituzionale (ministero) di riferimento per il Corpo che oggi, all'indomani delle conquiste raggiunte relativamente al regime di diritto pubblico che ci ha in qualche modo "protetto" da maggiori danni, può e deve essere elemento di riflessione; la politica, infatti, ha aperto una sottile discussione sulla razionalizzazione della spesa pubblica anche accennando a fattori fino a ieri considerati dei tabù, mi riferisco soprattutto all'unificazione delle polizie. Pensare che i problemi di noi tutti, passaggi di qualifica, retribuzioni, aspetti previdenziali, risorse, etc. etc., non passino anche per aspetti che possono apparire assolutamente ininfluenti, sarebbe un errore madornale.
Se qualcuno poi pensasse che, per forza, si debba essere coerenti fino in fondo anche a costo di far pagare ai lavoratori il prezzo dell'orgogliosa coerenza, non sarebbe in sintonia con il pensiero riformista della UIL, e soprattutto con il concetto basilare di tutela dei lavoratori.