25.07.2013 - VERGOGNA!
LA CASTA DEI SUPER MANAGER DI STATO CON
UN BLITZ IN PARLAMENTO FA PASSARE UN EMENDAMENTO PER EVITARE IL TETTO
ALLE PROPRIE RETRIBUZIONI, CON LA COMPLICITA’ DI QUALCHE ONOREVOLE.
Se è vero che il diavolo si nasconde nei
particolari, questa volta il diavolo ha assunto le sembianze di un
avverbio: un “NON” che la solita ignota e innocente manina ha fatto
scivolare in un emendamento al DDL di conversione in legge del
cosiddetto Decreto del Fare, approfittando della notoria e malsana
abitudine dei nostri legislatori di predisporre testi normativi
incomprensibili, infarciti di riferimenti e rimandi infiniti a commi,
alinea, paragrafi che farebbero venire le vertigini al più incallito dei
burocrati.
Ma tant’è, il sospetto che qualcuno
abbia voluto provare a salvare dalle forbici della spending review le
laute prebende di amministratori, manager e grand commis di stato, ai
vertici di società ed aziende pubbliche, sorge spontaneo e fa crescere
l’indignazione di una moltitudine di cittadini e pensionati, costretti a
fare i conti con i loro magri e sempre più asfittici stipendi e
pensioni.
Ma l’indignazione aumenta tra i pubblici
dipendenti chiamati a sopportare il peso della crisi con enormi
sacrifici, doppi rispetto agli altri cittadini, a causa del reiterato
blocco di contratti, progressioni, salario di produttività.
Ora che il tranello è stato smascherato,
sembra che nessuno voglia prendersi la responsabilità: la manina si è
nascosta e, a quanto pare quell’avverbio, quel NON ci è finito per colpa
del solito dattilografo parlamentare ed ora tutti giurano che nel
successivo passaggio del provvedimento in Senato l’errore sarà corretto.
Noi ce lo auguriamo ma nel contempo
auspichiamo da parte dei nostri rappresentanti più serietà, coerenza e
chiarezza: il minimo che possiamo pretendere da una classe politica così
ben remunerata!
In allegato il comunicato stampa di Benedetto Attili.