martedì 17 dicembre 2013
venerdì 13 dicembre 2013
Sul blocco dei contratti e degli stipendi dei dipendenti pubblici il tribunale di Roma da ragione alla FLP e solleva la questione di costituzionalità
Pubblichiamo articolo apparso sul sito FLP Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche.
È il risultato dell’iniziativa “Un euro per la giustizia”. Secondo il Giudice sono stati violati ben sei articoli della Costituzione e la crisi internazionale non può essere pagata solo dai dipendenti pubblici.
È il risultato dell’iniziativa “Un euro per la giustizia”. Secondo il Giudice sono stati violati ben sei articoli della Costituzione e la crisi internazionale non può essere pagata solo dai dipendenti pubblici.
Il
Tribunale di Roma, sezione controversie del lavoro, con un’ordinanza
emessa il 27 novembre 2013 ha accolto il ricorso presentato nel 2012
dalla FLP, da FIALP e da circa 3.200 lavoratori pubblici – costituitisi
in giudizio “ad adiuvandum” - assistiti e rappresentati dagli Avvocati
Lioi, Mirenghi e Viti, e ha
dichiarato rilevante e non infondata l’eccezione di incostituzionalità
sollevata sul blocco dei contratti e degli stipendi dei dipendenti
pubblici, contenuti nel DL 78/2010 e nel DL 98/2011 per contrasto con
gli artt. 2, 3, 35, 36, 39 e 53 della Costituzione, rimettendo gli atti
alla Corte Costituzionale che ora dovrà pronunciarsi in merito.
L’ordinanza
del giudice Ileana Fedele è la prova che è possibile non subire
passivamente le ingiustizie se ci si affida a sindacati che lottano per
davvero per riaffermare i diritti dei lavoratori.
Siamo
partiti, da soli, due anni fa con l’iniziativa “Un euro per la
giustizia”, abbiamo chiesto ai lavoratori di affiancarci per fare
dichiarare incostituzionale il blocco dei contratti e degli stipendi,
abbiamo spiegato che la crisi internazionale non dipendeva certo dai
dipendenti pubblici e quindi questi non potevano essere gli unici
chiamati a pagare. Ed è esattamente ciò che il Tribunale di Roma ha
riconosciuto.
In
questa amara vicenda alcuni sindacati si sono limitati prima a fare i
“bollettini di guerra”, annunciando ogni giorno quanti soldi perdevano i
lavoratori pubblici per effetto del blocco dei contratti; poi a
chiedere a governo e Parlamento che si aprissero i contratti solo per la
parte normativa, senza aumenti stipendiali. Altri sindacati annunciano
solo ora, dopo tre anni di blocco dei contratti di voler presentare i
ricorsi per incostituzionalità delle norme. E
nessuno di loro, né confederali né autonomi o di base, ha mai messo in
mora il Governo presentando la piattaforme contrattuali.
La
FLP invece ha agito su tutti i fronti: abbiamo preparato i ricorsi due
anni fa, li abbiamo depositati e nel frattempo abbiamo anche presentato
all’ARAN e al Governo le piattaforme contrattuali e dichiarato, in
audizione alle Camere, che contratti senza aumenti stipendiali non ci
bastavano. I fatti ci dicono che la strada seguita era quella giusta!!
Ma
esaminiamo nel dettaglio cosa ha scritto nell’Ordinanza il Giudice di
Roma che ha rimesso gli atti alla Corte Costituzionale, perché gli
argomenti usati sono di un’importanza fondamentale nel riconoscimento
dei diritti dei lavoratori pubblici:
Violazione degli articoli 35, 36 e 39 della Costituzione:
non si può sospendere il diritto alla contrattazione solo perché il
datore di lavoro è lo Stato in quanto gli incrementi retributivi
derivanti dai contratti sono il parametro di riferimento per determinare
la giusta retribuzione in base all’articolo 36 della Costituzione e
quindi, con il blocco di contratti e stipendi, vi è il dubbio che sia
stato violato il principio di proporzionalità e sufficienza della
retribuzione. Un contratto solo normativo, attivato per il biennio
2013-2014 e senza recupero per il triennio 2010-2012, non sanerebbe
questa violazione. In breve, il Tribunale di Roma è dell’idea che i contratti vanno rinnovati con i giusti e sacrosanti aumenti stipendiali!!
giovedì 12 dicembre 2013
Bozza dotazioni Organiche: osservazioni riordino sommozzatori Toscana
Relativamente alla bozza delle dotazioni organiche vedi post del 9 dic 2013 Proposta di distribuzione delle dotazioni organiche si inoltrano alla segreteria nazionale osservazioni di questo coordinamento sul riordino dei Nuclei Sommozzatori della Toscana.
appunto inviato segreteria naz.
vedi anche post Esito incontro dotazioni organiche.
appunto inviato segreteria naz.
vedi anche post Esito incontro dotazioni organiche.
lunedì 9 dicembre 2013
mercoledì 4 dicembre 2013
Lettera al Prefetto di LIVORNO S.E. Dott.ssa Tiziana Giovanna Costantino
In occasione della ricorrenza di S. Barbara le OO.SS Vigili del Fuoco provinciali hanno consegnato una nota a S.E. Prefetto di Livorno.
Alla Dott.ssa
Tiziana Giovanna Costantino
Oggetto:decadenza
istituzionale
Scriviamo la presente lettera in qualità di delegati sindacali, ma sopratutto come
portavoce di centinaia di Vigili del Fuoco.
La consegniamo a lei, in quanto rappresentante dello
Stato Italiano, lo stesso che da alcuni decenni continua ad affliggere la
nostra amministrazione con tagli finanziari , esasperando le condizioni di
lavoro degli operatori VF e allo stesso tempo, compromettendo pesantemente la
sicurezza dei cittadini. Tale “sicurezza”in questi giorni e' continuamente
millantata da tutti i media,che si trovano a commentare l'ultima manovra
finanziaria detta di “stabilita”la quale di nuovo prevede ulteriori tagli alle
forze dell'ordine.
Abbiamo avuto modo di apprezzare l'intervento del capo
della Polizia, Dott. Alessandro Pansa, che denunciava in pubblico l'ennesima
mutilazione dell'apparato di Polizia, ma aimé non abbiamo avuto modo di vedere, ne
sentire, ne leggere il disappunto del capo del “Corpo Nazionale dei Vigili del
Fuoco”. Ci saremmo accontentati comunque, del commento di qualche dirigente con
qualifica inferiore. Anzi in questi ultimi tempi,ci troviamo ad affrontare da
una parte, le difficoltà operative generate dai tagli di personale e di mezzi, dall'altra
dobbiamo registrare, purtroppo, anche dei comportamenti antisindacali da parte
dei nostri dirigenti. Tutto ciò sta istaurando nei soccorritori un senso di
“abbandono istituzionale”, ponendo la situazione su un piano deleterio e corroborante. Speriamo di
sbagliare,ma tutti i segnali che arrivano a noi, in basso, marcano sempre più i
contorni di una spaccatura tra settore operativo e dirigenza e questo,nella
situazione politica attuale, non puo' che generare dubbi sul futuro del Corpo. Crediamo
che le rispettive istituzioni statali ci devono delle risposte. Sembra quasi,e
ripetiamo:sembra che il nostro operare,non serva più allo Stato....salvo che a
volte, i nostri sig. dirigenti ,si fanno vedere in pubblico per raccoglierei
frutti mediatici,nel commentare una tragedia come quella della Costa Concordia
o qualche evento di calamità.
Abbiamo scelto questo giorno di commemorazione e di
festa, perché oltre ai soliti bei discorsi (certo doverosi), la sua attenzione
possa recepire il vero sentimento che viene dal basso, da quelle persone che
danno molto allo Stato espletando il proprio dovere, come tutti possano vedere
ogni giorno.....qualcuno anche la vita. Come nostro collega e amico Davide, che
oggi senza dubbio, verrà idolatrato e bei discorsi verranno sprecati...
Ma forse tutti non sanno che i Soccorritori,come lo
e'stato Davide, si devono addestrare senza ricevere il corrispettivo salario.
Ci
rivolgiamo a lei sig. Prefetto,con la speranza di trovare un interlocutore
dello Stato, capace di comprendere che le nostre richieste sono volte per
migliorare (o perlomeno mantenere) un servizio adeguato per la cittadinanza.
Il territorio provinciale di nostra
competenza,presenta una conformazione tale,che rende necessario uno spostamento
ingente di uomini e mezzi,dovendo coprire anche l'Isola D'Elba. Ogni turno
lavorativo, dal Comando di Livorno partono uomini e mezzi per coprire il
servizio in tutta la provincia, assicurando una rotazione del personale su tre
sedi distaccate: Cecina , Piombino, Elba; come del resto lei saprà . Tutto ciò
comporta una spesa, anche dovuta al fatto di carenza di personale tali per cui
non riusciamo neanche a rispettare le piante organiche Ministeriali previste. Ricordiamo
che le ultime manovre finanziarie hanno ridotto al 50% il turn over e attualmente
abbiamo una età media sulle partenze di circa 43anni! !I dirigenti locali ,si
trovano quindi a gestire una situazione anomala, che ha portato ad avere sul
territorio alcuni colleghi, con qualifica diversa da quella prevista dalla
pianta organica, che sono stati dislocati presso sedi disagiate,per sostituire
le mancanze, tutto ovviamente a costo dei lavoratori.
Tali spostamenti, vengono effettuati con autovetture
obsolete, con età che supera anche 10 anni! Premetto che tali autovetture
vengono aggiustate, per le parti consentite dalle normative, da personale
operativo, che dovrebbe fare soccorso. Quanto tempo si può o dobbiamo andare
avanti cosi?
Nel comando p.le, sono presenti lavoratori precari o
occasionali, che vengono inseriti nelle squadre di soccorso, dopo un corso base
di 10gg. Questi lavoratori, in seguito dovrebbero effettuare attività formativa
e addestramento professionale, come previsto dalle vigenti leggi in materia,che
vengano quasi sempre disattese. Anche gli operatori permanenti non riescano più
ad avere un adeguato modulo formativo/addestrativi
, che sommato alla età sempre più alta,incide pesantemente nella sicurezza sia
personale che operativa.
Abbiamo dei mezzi adibiti a “colonna mobile
regionale”che hanno più di 20anni, e il
più delle volte si guastano durante il
tragitto e non arrivano a destinazione, limitando il dispositivo del soccorso. Gli
stessi mezzi, sono allestiti dai soliti operatori del soccorso, all'interno del
Comando, arrangiandosi con materiali recuperati da automezzi dimessi !!
Noi non possiamo fare di più !! Le chiediamo: perché i nostri Dirigenti locali devono tagliare il
già tagliato, ma non possano promuovere
azioni,volte al miglioramento delle condizioni finanziarie del Comando
stesso? La politica non può solamente togliere, deve anche promuovere iniziative
che investono per il futuro. Soltanto così
si può vedere un pò di futuro. I Vigili Del Fuoco, si meritano un futuro
nello Stato Italiano, ce lo siamo guadagnato con abnegazione ogni qualvolta siamo
stati chiamati per le nostre competenze, come dimostrano l'affetto e la stima di
tutti i contribuenti di questo paese.
Con
rispetto, per la carica che lei rappresenta, porgiamo distinti saluti.
Livorno 4/12/2013
I sindacati Provinciali di categoria
CGIL CISL UILPA USB CONAPO
martedì 3 dicembre 2013
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